Il mito della cicala: conosci il significato del loro canto?
Nell’immaginario collettivo, il mito delle cicale è legato all’arrivo dell’estate e alla voce persistente del loro canto, che si fa eco nelle giornate calde e luminose. Secondo la mitologia greca le cicale erano in origine degli uomini che, grazie alla benedizione delle Muse, furono trasformati in insetti per vivere senza uno scopo materiale, in un continuo canto in onore delle dee. Non a caso, il canto della cicala è stato a lungo associato alla celebrazione della vita e dell’arte.
Vi fu un tempo in cui le cicale erano esseri umani così innamorati della musica da sacrificare persino il bisogno di vivere e nutrirsi, arrivando a morire per poter continuare a cantare. Per ricompensarle di questa straordinaria passione, le Muse trasformarono questi uomini e donne in cicale, affinché potessero dedicare tutta la loro effimera vita al canto. Dopo la morte, gli insetti avrebbero dovuto comunicare alle Muse quali esseri umani le rispettassero e chi, invece, non lo facesse.
Vita delle Cicale: ciclo sotterraneo e significati simbolici
In realtà, quanto vive una cicala? La vita di questi insetti si svolge per la maggior parte sottoterra, dove alcune specie possono trascorrere fino a 17 anni prima di emergere. La fase adulta è invece effimera: in genere dura poche settimane, durante le quali gli esemplari maschi cantano incessantemente per attrarre una compagna.
La presenza di una cicala in casa ha un significato particolare in diverse culture. Nell’antica Cina, ad esempio, veniva vista come un buon auspicio e simbolo di rinascita e longevità. Ma il significato simbolico della cicala non si limita a queste interpretazioni positive. La favola della Cicala e della Formica di Esopo, per esempio, attribuisce alla cicala un ruolo meno lodevole, rappresentandola come un simbolo di negligenza e mancata previdenza.
Il canto della cicala: tra celebrazione della vita e richiamo alla responsabilità
La morale della favola della cicala e della formica ricorda infatti l’importanza del lavoro e della pianificazione. La cicala passa l’estate a cantare, trascurando la raccolta del cibo, mentre la laboriosa formica si prepara per l’inverno. Quando arriva il freddo, la cicala si ritrova senza riserve, mentre la formica può godersi tutto il frutto del suo lavoro.
Il canto della cicala, quindi, può avere un significato duplice. Da una parte celebra la vita, l’arte e la bellezza ma dall’altra ricorda la necessità di bilanciare il piacere del momento con la responsabilità verso il futuro. In questa dualità risiede la forza del mito della cicala, un insetto che da sempre affascina l’uomo. La cicala infatti, grazie al suo processo di muta, detiene anche un forte simbolismo nell’immaginario collettivo: il processo con cui emerge dal suo esoscheletro è spesso associato a idee di rinascita e rinnovamento. In questa prospettiva, la cicala diventa un emblema di bellezza e resurrezione, pur conservando il significato di leggerezza e disimpegno.