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Punture di vespa: cosa fare subito per evitare complicazioni

In caso di puntura di vespa... leggere questo articolo

Una puntura di vespa può rovinare una giornata all’aria aperta, causando dolore, gonfiore e preoccupazione, soprattutto in chi ha paura degli insetti o sa di essere allergico.
È quindi importante sapere cosa fare in caso di puntura per intervenire immediatamente ed evitare complicazioni.
La prima regola è mantenere la calma: agitarsi o correre può accelerare la diffusione del veleno nel sangue.

Innazitutto allontanati con calma dalla zona per prevenire altre punture (le vespe possono pungere più volte) e procedi con le azioni di primo soccorso.

Rimuovi l’eventuale pungiglione

A differenza delle api, le vespe in genere non lasciano il pungiglione conficcato nella pelle e possono pungere più volte, ma è sempre bene controllare attentamente.

Verifica se il pungiglione nella pelle è rimasto nel punto della puntura; se sì, estrailo delicatamente il prima possibile. Raschia la pelle con un’unghia, una tessera di plastica o un oggetto dal bordo sottile, evitando di usare pinzette o di schiacciare il pungiglione con le dita. In questo modo non comprimerai la sacca di veleno attaccata e limiterai la quantità di veleno iniettata.

Disinfetta la zona colpita

Lava la zona della puntura con acqua e sapone e applica un disinfettante. Farlo aiuta a prevenire infezioni secondarie e a rimuovere eventuali residui di veleno.

  • Applica il freddo: metti del ghiaccio (avvolto in un panno) oppure un impacco freddo sulla puntura per almeno 10 minuti. Il freddo riduce il dolore, il gonfiore e il prurito rallentando la diffusione del veleno.

  • Solleva l’arto colpito (se la puntura è su braccia o gambe): tenere sollevata la parte può limitare il gonfiore dovuto all’edema.

Monitora i sintomi

Nelle ore successive, osserva la comparsa di segni di reazioni anomale. Un certo rossore, prurito e gonfiore locale sono normali e possono estendersi per alcuni centimetri attorno alla puntura.

Tuttavia, se compaiono sintomi gravi come gonfiore eccessivo o in aree lontane dal punto della puntura, orticaria diffusa, difficoltà respiratorie, capogiri, nausea o gonfiore di labbra e volto, potrebbe trattarsi di una reazione allergica severa. In questo caso chiama immediatamente il 118 per assistenza medica urgente. I sanitari potranno somministrare farmaci antiallergici o adrenalina in caso di shock anafilattico, che rappresenta una reazione rara e molto pericolosa.

Se la persona colpita ha un’allergia nota alle punture di insetti e dispone di un autoiniettore di adrenalina, deve utilizzarlo subito secondo le indicazioni del medico, mentre i soccorsi sono in arrivo.

Come rimuovere il pungiglione dalla pelle

Come accennato, le vespe hanno un pungiglione liscio che generalmente non rimane incastrato nella pelle della vittima, a differenza delle api che invece lasciano il loro pungiglione seghettato insieme alla sacca velenifera. Questo significa che dopo la puntura di vespa potresti non trovare alcun pungiglione da togliere.

Se invece noti un puntino nero o il pungiglione ancora conficcato nella pelle, è importante rimuoverlo il prima possibile in modo corretto. Per farlo, utilizza un oggetto dal bordo non tagliente (ad esempio una carta di credito, il dorso di un coltello o anche l’unghia) e raschia delicatamente sotto il pungiglione, sollevandolo pian piano. Evita assolutamente di pizzicare o spremere il pungiglione con pinzette o con le dita, perché così facendo rischieresti di schiacciare la sacca di veleno e iniettare più veleno nella ferita.

Dopo aver rimosso il pungiglione, assicurati di disinfettare bene la zona. Si tratta di azioni rapide che limitano sia la quantità di veleno attiva sia la probabilità di infezione locale.

Pomate e stick post-puntura

Dopo il primo intervento (rimozione del pungiglione, pulizia e ghiaccio), può essere utile applicare sulla puntura alcuni prodotti specifici per alleviare il fastidio e l’infiammazione.

In farmacia sono disponibili diverse pomate e stick dopo-puntura pensati per le punture di insetti.

Ecco i principali rimedi topici post-puntura e come agiscono:

Crema antistaminica

È una pomata a base di principi attivi antistaminici, indicata per ridurre il prurito, il rossore e il gonfiore provocati dalla reazione al veleno. Applicare una crema antistaminica sulla puntura aiuta a calmare rapidamente il prurito e dà sollievo alla pelle irritata.

Di solito queste creme vanno usate 2-3 volte al giorno sulla zona interessata, seguendo le indicazioni riportate sul prodotto o fornite dal medico.

Crema cortisonica

In caso di reazione locale più marcata, può essere consigliata una crema a base di cortisone a bassa potenza, ad esempio all’idrocortisone allo 0,5-1%. Le creme cortisoniche riducono l’infiammazione, il gonfiore e il dolore nella zona della puntura grazie all’azione antinfiammatoria del cortisone.

È bene usarle per pochi giorni e secondo il parere del farmacista o del medico, soprattutto se si tratta di bambini o se la zona della puntura è molto estesa o vicino agli occhi/labbra.

Stick dopo-puntura

Si tratta di piccoli applicatori (in forma di stick o penna roll-on) contenenti liquidi lenitivi, spesso a base di ammoniaca, alcool o estratti naturali (come aloe vera, calendula, camomilla). La penna dopo puntura di Zig Zag si applica immediatamente sulla puntura di vespa (e su punture di zanzara o altri insetti) per dare sollievo istantaneo da bruciore e prurito.

La soluzione di ammoniaca aiuta a neutralizzare in parte le sostanze irritanti del veleno dell’insetto, mentre altri ingredienti alleviano il gonfiore. È un prodotto comodo da portare con sé durante le escursioni o in spiaggia e da usare al bisogno subito dopo essere stati punti.

I rischi dei rimedi-fai-da-te

Ricorda che è sconsigliato affidarsi a rimedi “fai da te” non comprovati (come applicare aceto o bicarbonato sulla puntura): le fonti ufficiali di salute pubblica sconsigliano i medicamenti casalinghi di questo tipo, che potrebbero essere inefficaci o addirittura irritanti.

Meglio utilizzare prodotti specifici e, in caso di dubbio, chiedere consiglio al farmacista o al medico su quale pomata usare per ridurre dolore, prurito e gonfiore. In alcuni casi, se il dolore è intenso o il gonfiore molto esteso, il medico potrà consigliare anche antistaminici o cortisonici per via orale, oppure analgesici per controllare il dolore.

Quanto dura il gonfiore causato dal veleno

È normale domandarsi per quanti giorni resterà gonfia la zona della puntura. La durata del gonfiore dipende dall’entità della reazione al veleno di vespa, che varia da persona a persona. In genere, se la reazione è lieve o moderata, il gonfiore e il rossore rimangono circoscritti attorno al punto della puntura (pochi centimetri) e iniziano a diminuire nel giro di 24-48 ore.

Molto spesso la pelle ritorna alla normalità dopo circa 2-3 giorni, con scomparsa graduale del prurito e del dolore. Durante questo periodo può essere utile continuare ad applicare creme lenitive o ghiaccio a intervalli per alleviare i sintomi.

Reazione intensa dopo una puntura di vespa

Se invece la reazione locale è più intensa – ad esempio un edema (gonfiore) che supera i 10 cm di diametro – la zona colpita potrebbe impiegare più tempo per sgonfiarsi completamente. In questi casi il gonfiore e l’arrossamento tendono ad aumentare nei primi 2-3 giorni dopo la puntura, per poi stabilizzarsi e regredire gradualmente. Può volerci fino a una settimana circa perché l’edema si risolva del tutto, anche se già dopo il terzo-quarto giorno di solito si nota un miglioramento.

È importante comunque tenere d’occhio l’evoluzione: se il gonfiore non accenna a diminuire o se peggiora, è consigliabile consultare il medico. Un’infezione locale (evenienza rara) o una reazione anomala potrebbero essere la causa di un gonfiore prolungato, e il parere di un medico aiuterà a capire se servono terapie aggiuntive (come antibiotici o corticosteroidi per via orale).

Come evitare di essere punti dalle vespe?

La migliore strategia per non doversi preoccupare delle punture di vespa è ovviamente prevenire il più possibile il rischio di essere punti. Quando ci si prepara per attività all’aperto, specialmente in estate, è utile adottare alcune precauzioni di buon senso ispirate ai consigli degli enti di salute pubblica e di pronto soccorso.

Per ridurre il rischio di punture di vespe e altri insetti è bene seguire queste indicazioni.

Mantieni la calma vicino agli insetti

Se ti accorgi della presenza di vespe, api o calabroni attorno a te, allontanati lentamente senza movimenti bruschi. Evita di infastidirli o tentare di colpirli: agitando le braccia o urlando potresti provocare l’insetto e spingerlo a pungere.

Allontanandoti con calma, invece, di solito l’insetto non si sentirà minacciato e ti lascerà in pace.

Vesti in modo adeguato

Quando trascorri tempo all’aperto in zone a rischio, copri il più possibile la pelle. Indossa maglie a maniche lunghe e pantaloni lunghi invece di pantaloncini e canottiere. Se cammini su prati, boschi o in campeggio, è consigliabile anche calzare scarpe chiuse anziché stare scalzo o in sandali.

Una minore superficie di pelle esposta significa meno possibilità per la vespa di colpire il bersaglio!

Usa repellenti per insetti

Applica repellenti contro gli insetti sulle parti di pelle scoperte, specialmente nelle zone ricche di vegetazione o vicino a acqua e cibo all’aperto. Segui sempre le istruzioni del prodotto e riapplicali secondo la reale necessità.

I repellenti sono in genere più efficaci contro le punture di zanzara, ma possono offrire una certa protezione anche contro altri insetti come le vespe, occorre però applicarli con maggiore frequenza rispetto a quanto indicato per le zanzare.

Evita profumi e odori attraenti

Non usare profumi dolci, deodoranti, shampoo o saponi molto profumati prima di fare escursioni o picnic, perché gli odori floreali o fruttati possono attirare le vespe e altri insetti.

Anche lacche per capelli zuccherine o creme solari fortemente profumate andrebbero evitate in contesti a rischio insetti.

Attenzione a dove ti trovi

Le vespe amano aggregarsi dove c’è cibo all’aperto, rifiuti o nettare. Presta quindi attenzione quando ti trovi vicino a piante in fiore, frutti maturi sugli alberi, cassonetti dell’immondizia o aree di barbecue e picnic: in questi luoghi è più probabile la presenza di insetti pungitori. Anche le bevande zuccherate sono molto invitanti: tieni sempre coperti alimenti e bibite e controlla bicchieri, lattine e bottiglie prima di bere, perché api o vespe possono intrufolarsi all’interno a tua insaputa (una classica causa di punture in bocca!).

Rimuovi i nidi in sicurezza

Se noti un nido di vespe particolarmente grande nelle vicinanze di casa, non avvicinarti troppo e non tentare di rimuoverlo da solo. Potresti provocare uno sciame di vespe aggressive.

È più sicuro contattare la Protezione Civile o i Vigili del Fuoco, che hanno gli strumenti e l’abbigliamento adatto per rimuovere i nidi in sicurezza. Un altro aspetto a cui fare attenzione, ovviamente, è quello di non confondere i nidi di vespe (o calabroni) con i nidi di api.

Una soluzione per il quotidiano può essere il Vespe Calabroni e loro Nidi – Vespaio Power di Zig Zag: si tratta infatti di un insetticida specifico ad azione immediata e residuale.

Ricorda che le vespe, se non si sentono minacciate, di norma non attaccano spontaneamente: spesso pungono per difesa. I comportamenti prudenti e il rispetto per l’ambiente sono quindi la chiave per evitare le punture.

Le soluzioni Zig Zag

Per liberarti da infestazioni nello spazio domestico, occorre adottare misure efficaci: può rivelarsi necessario utilizzare insetticidi e i migliori repellenti per Vespe e Calabroni. Ricordiamo che è fondamentale utilizzarli sempre con attenzione e responsabilità, attenendosi in modo scrupoloso alle istruzioni riportate sulla confezione.

I prodotti Zig Zag per la Protezione corpo

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