

Insetti della sabbia: quanto sono pericolosi?
Chi sono i principali insetti della sabbia italiani? Possono pungere o dare fastidio ai bagnanti? E come distinguere fatti da miti popolari? Si tratta di domande assolutamente legittime: le spiagge e le dune sabbiose della nostra penisola ospitano una sorprendente varietà di vita, dai piccoli coleotteri alle curiosità acquatiche come le pulci di mare.
La convivenza tra bagnanti e insetti sabbiosi è di solito pacifica: raramente si interagisce con l’altro.
Tuttavia le storie allarmistiche possono far sorgere dubbi. Osserviamoli quindi da vicino: spesso questi insetti svolgono ruoli utili nell’ecosistema, e conoscerli meglio aiuta a godersi il mare in tranquillità.
I principali insetti della sabbia
Cicindelidi (coleotteri tigre)
Tra i più affascinanti abitanti delle dune ci sono i cicindelidi, detti anche Tigri della sabbia. Predatori veloci e colorati come Calomera littoralis e corrono sulla sabbia assolata e abitano le coste sabbiose ben esposte al sole – come i litorali di Emilia-Romagna e Lazio. Cacciano piccoli insetti e se disturbati fuggono con rapide corse o brevi voli, mimetizzandosi poi col terreno.
Una specie un tempo segnalata in Italia era Cicindela lunulata (oggi Calomera lunulata), osservata sull’isola di Lampedusa, ormai estinta nel nostro territorio.


Pimelia e Faleria (coleotteri tenebrionidi)
Pimelia (Pimelia bipunctata)
Le Pimelia (Pimelia bipunctata) sono coleotteri tenebrionidi neri e rotondi (1-2 cm). Camminano sulle dune nutrendosi di alghe e detriti vegetali. Grazie al loro esoscheletro coriaceo resistono bene alla siccità e restano attive al mattino e alla sera, nascondendosi nella sabbia nelle ore più calde. Specie affini vivono nel Sud Italia (Puglia, Sicilia).

La Faleria (Phaleria bimaculata)
La Faleria (Phaleria bimaculata) si nasconde sotto gli accumuli di alghe spiaggiate e di notte si nutre di detriti portati dal mare. Un tempo comune sulle coste adriatiche (Romagna, Veneto), oggi è diventata rara per la pulizia quotidiana e attenta delle spiagge.

Scarabeo stercorario
Lo scarabeo stercorario (Scarabaeus semipunctatus) è un coleottero comune in Italia ed è lungo circa 1-3 cm. Nella bella stagione scava grosse pallottole di sterco (di cavallo o bovini). Rotolando e seppellendo queste grosse pallottole, nutre le proprie larve e aiuta a depurare l’ambiente dai resti organici. Si tratta di un eccellente volatore che può percorrere lunghe distanze alla ricerca di nuovo cibo. Per questo motivo lo si può facilmente incontrare anche in spiaggia o sulle rive dei fiumi.

Pulci di mare (anfipodi)
In mare e sulla battigia vivono anche le cosiddette pulci di mare, minuscoli crostacei saltatori (anfipodi), detti anche pulci di mare. Saltano tra le alghe spiaggiate e si nutrono di frammenti organici. Sono totalmente innocui: non pungono e non mordono gli umani.
Al contrario, aiutano a depurare l’ambiente consumando i resti marini.
Insetti della sabbia: quali pungono?
La spiaggia d’estate vede la presenza di molti insetti estivi volanti.
I principali pungitori però sono:
- Tafani e zanzare: vivono nelle zone umide dietro le dune. I tafani pungono dolorosamente, lasciando gonfiori pruriginosi; le zanzare invece attaccano soprattutto all’alba e al tramonto.
- Api e vespe: frequentano spiagge con fiori o cibi lasciati. Pungono se disturbate; le vespe possono pungere più volte, inoculando un veleno che provoca forte dolore, gonfiore e arrossamento. In soggetti allergici possono scatenare forti shock anafilattici.
- Pappataci: piccoli insetti volanti che compaiono all’alba e al crepuscolo. Pungono la pelle nuda provocando puntini pruriginosi. Possono trasmettere la leishmaniosi in alcuni casi, per questo è importante ricorrere a un buon repellente.

Insetti della sabbia: i miti infondati
Miti infondati
- Le pulci di mare pungono: è un falso allarme, questi anfipodi non hanno alcun apparato per pungere.
- Cicindelidi e scarabei attaccano: nessun coleottero delle spiagge italiane attacca l’uomo. Se disturbati fuggono o restano immoti.
- Punture misteriose: spesso chi attribuisce fastidi a insetti sconosciuti in realtà è stato punto da tafani, zanzare o moscerini comuni.
Alla fine, il vero nemico in spiaggia non è alcun insetto sabbioso, bensì la paura: i pochi rischi reali (punture di tafani o vespe) sono facilmente prevenibili con i giusti prodotti e un pizzico di attenzione, mentre molti timori spaventosi sono solamente miti.
Il sole e la disidratazione in genere sono ben più pericolosi di queste piccole forme di vita. Conoscere gli insetti della sabbia contribuisce ad apprezzare un ecosistema intatto: la loro presenza, dalle dune del Lazio fino alle coste meridionali, testimonia un ambiente sano. Chiunque li rispetti può godersi la spiaggia in tutta serenità e sicurezza.