

Punture di insetti e gonfiori: quando consultare il medico?
Insetti che pungono e possono provocare gonfiore
Diversi insetti (e altri artropodi) possono causare punture con conseguente gonfiore. Alcuni lo fanno per nutrirsi di sangue – ad esempio zanzare, tafani, pappataci, pulci, cimici dei letti – mentre altri pungono per difendersi, come api, vespe, calabroni o anche formiche rosse.
In generale, le punture provocano sintomi locali: rossore, prurito, dolore e gonfiore nella zona colpita, che di solito si risolvono spontaneamente nel giro di un paio di giorni. Tuttavia, alcuni insetti iniettano veleni o sostanze irritanti con il pungiglione e possono, per questo, causare lesioni più dolorose o scatenare reazioni allergiche anche gravi (fino all’anafilassi).
Occorre anche considerare che le punture possono complicarsi con infezioni batteriche locali o addirittura trasmettere malattie. Infine, come anticipato, anche gli aracnidi come i ragni o le zecche – pur non essendo insetti – possono mordere e provocare sintomi simili.
Come riconoscere un insetto dalla puntura
Ogni puntura può avere un aspetto caratteristico, anche se non è sempre facile identificarne la causa esatta. Le punture di zanzara si manifestano tipicamente come pomfi rossi rotondi, molto pruriginosi, che compaiono poco dopo il morso e scompaiono entro 2-3 giorni.
Le punture dei pappataci causano spesso reazioni più estese e pruriginose rispetto a quelle di zanzara – lesioni rosse, gonfie, a volte più ampie – localizzate soprattutto su caviglie e gambe.
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Pulci, cimici dei letti, zecche e ragni
Le punture di pulce compaiono come gruppi di piccole macchie rosse molto pruriginose, spesso su caviglie e polpacci. Le cimici dei letti provocano invece più pomfi in sequenza sulla pelle esposta durante la notte, con intenso prurito.
Nel caso delle zecche, spesso l’insetto rimane attaccato alla pelle: il morso in sé è indolore e inizialmente passa inosservato. I ragni raramente lasciano tracce specifiche: la maggior parte dei morsi causa solo irritazione locale con arrossamento e gonfiore lievi.
Le punture degli imenotteri
Punture dolorose e immediate indicano spesso imenotteri come api, vespe o calabroni: si riconoscono per il dolore acuto al momento dell’attacco e la reazione locale evidente.
L’ape lascia il pungiglione conficcato nella pelle, quindi punge una sola volta, mentre vespe e calabroni possono pungere ripetutamente. Il sito della puntura mostra un puntino centrale, circondato da un pomfo arrossato e gonfio.
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Punture di insetti e gonfiore:
come distinguere una reazione normale da una pericolosa
Una reazione normale a una puntura d’insetto è limitata: comprende dolore locale, arrossamento, prurito e un certo gonfiore. Un rigonfiamento di pochi centimetri che regredisce in 1-2 giorni è generalmente innocuo. Talvolta il gonfiore può essere più accentuato, ma finché resta confinato e tende a migliorare, non è indice di pericolo.
In caso di reazione allergica o patologica, invece, i segnali compaiono rapidamente: orticaria diffusa, gonfiore lontano dalla puntura (labbra, occhi, volto), difficoltà respiratorie, capogiri o calo di pressione sono sintomi di anafilassi, che è un’emergenza medica. Anche una reazione locale che si aggrava col passare delle ore può destare preoccupazione. Attenzione ai segni di infezione: crescente arrossamento, calore, pus o striature rossastre. In questi casi è fondamentale consultare subito un medico.
Punture di insetti e gonfiore: quando rivolgersi al medico
- Reazione allergica grave: difficoltà respiratorie, gonfiore al volto, orticaria generalizzata.
- Gonfiore e dolore eccessivi: se la zona è molto gonfia o impedisce il movimento.
- Peggioramento progressivo: il gonfiore aumenta nei giorni successivi.
- Sospetta infezione: arrossamento persistente, secrezioni, febbre.
In caso di dubbio, è sempre meglio consultare un medico.

Punture di vespa, ape e calabrone: cosa fare, a cosa prestare attenzione
Le punture di ape, vespa o calabrone sono tra le più dolorose e potenzialmente pericolose. Se visibile, rimuovere l’eventuale pungiglione (dell’ape) raschiandolo via con un oggetto rigido. Lavare la zona con acqua e sapone e applicare ghiaccio avvolto in un panno.
È utile applicare una crema antistaminica o cortisonica per calmare prurito e infiammazione – se il dolore è forte, si possono assumere antidolorifici da banco. Non grattare la zona per evitare infezioni. Monitorare i sintomi: il gonfiore si risolve in poche ore o giorni.
Se compaiono sintomi sistemici, come difficoltà respiratorie o vertigini, è necessario chiamare il 112. Chi ha avuto reazioni allergiche dovrebbe sempre portare un autoiniettore di adrenalina e consultare il medico per una terapia preventiva.
Come proteggersi dalle zanzare e altri insetti pericolosi
La prevenzione è fondamentale per evitare le punture.
Alcuni consigli utili:
- Vestirsi in modo adeguato: abiti chiari e coprenti, soprattutto al tramonto.
- Evitare profumi dolci: attirano vespe e zanzare.
- Rimuovere l’acqua stagnante: sottovasi, secchi o qualsiasi recipiente.
- Proteggere gli ambienti: con zanzariere, spirali o emanatori elettrici.
Seguendo queste accortezze, il rischio di punture di insetti e gonfiore si riduce sensibilmente. Ma in caso di reazione anomala o sintomi gravi, non esitare a consultare un medico.

Applica prodotti repellenti sulla pelle esposta
Per tenere lontani gli insetti, è consigliabile trattare le zone scoperte del corpo con prodotti repellenti, soprattutto quando ci si trova all’aperto, in aree verdi o in prossimità di cibo e acqua. È importante seguire attentamente le indicazioni riportate sull’etichetta e ripetere l’applicazione se necessario, in base alla durata del prodotto e al livello di esposizione.
I repellenti sono particolarmente efficaci contro le punture di zanzara, ma possono offrire una protezione parziale anche contro vespe e altri insetti pungenti. In questi casi, però, è opportuno riapplicarli più frequentemente per mantenere l’efficacia.
Stick dopo-puntura
Gli stick o roll-on dopo-puntura sono pratici applicatori tascabili che contengono soluzioni lenitive pensate per alleviare rapidamente prurito, bruciore e fastidio dopo le punture di insetti. La penna dopo puntura Zig Zag, ad esempio, è formulata con ingredienti calmanti come ammoniaca, alcool ed estratti vegetali come camomilla, aloe vera e calendula.
Applicata subito dopo la puntura – che si tratti di vespa, zanzara o altri insetti – dona un sollievo immediato e contribuisce a ridurre il gonfiore localizzato. La presenza di ammoniaca aiuta a contrastare l’effetto delle sostanze irritanti iniettate dall’insetto, mentre gli altri attivi vegetali calmano la pelle. Compatta e leggera, è ideale da tenere sempre con sé: perfetta da usare in viaggio, al parco, in campeggio o in spiaggia.
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Le soluzioni Zig Zag
Per liberarti da infestazioni nello spazio domestico, occorre adottare misure efficaci: può rivelarsi necessario utilizzare insetticidi e i migliori repellenti per Vespe e Calabroni. Ricordiamo che è fondamentale utilizzarli sempre con attenzione e responsabilità, attenendosi in modo scrupoloso alle istruzioni riportate sulla confezione.
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