Il Ragno: simbologia, miti, aneddoti e curiosità
Il Ragno, con la sua capacità di tessere intricate ragnatele, rappresenta un’immagine ricca di simbologia in ogni cultura mondiale. In quanto creatura enigmatica e ambigua però, il Ragno evoca immagini e significati differenti: dall’ispirazione creativa alle incarnazioni di antiche divinità, passando per talismani portafortuna ai moniti di malasorte. In questo articolo effettueremo un viaggio alla scoperta del significato dei ragni attraverso i secoli e le culture.
Simbologia universale del Ragno
Il Ragno e il simbolismo materno
La figura del Ragno, con la sua maestria nel tessere tele, è stata associata da tempo immemore alla Grande Madre, un archetipo presente in diverse tradizioni mitologiche. L’abilità di questi aracnidi nel creare qualcosa di tanto complesso e funzionale, infatti, è vista come un parallelismo con l’atto della creazione stessa.
Un esempio concreto di questa percezione è la scultura Maman, realizzata nel 1999 dall’artista franco-americana Louise Bourgeois. Questa creazione in bronzo e acciaio inossidabile misura più di 9 metri in altezza e 10 in larghezza. Al centro, posizionata direttamente sotto il corpo del Ragno, si trova una sacca che racchiude 32 uova scolpite in marmo, simbolo di forza e protezione materna. La scultura è stata replicata in sette diversi esemplari, esposti in diversi continenti.
La concezione cristiana del Ragno
Nel Cristianesimo, il simbolismo del Ragno si distacca dall’immagine positiva di creatore assumendo connotazioni più oscure: diventano infatti simboli del male. Nella letteratura cristiana per esempio raffigurano la fragilità della vita umana e delle sue opere. Questa visione è ben illustrata nel libro di Giobbe, dove la tela del Ragno è paragonata alla fragilità della speranza dell’ipocrita, ovvero simbolo di un qualcosa che pur apparendo forte risulta, in realtà, facilmente distruttibile.
Il Ragno: la sua simbologia nell’antichità
Mitologia Greca ed Egizia
Nella mitologia greca le Moire – o Parche – rappresentano la tessitura del destino degli uomini: ruolo che si sovrappone all’immagine del Ragno, che con la sua pazienza e precisione tesse complesse ragnatele, simbolo del legame ineluttabile tra le scelte e i percorsi della vita. Così come il Ragno tesse la sua tela, le Moire filano, misurano e tagliano il corso delle esistenze, ricordandoci che ogni vita è intrecciata in una trama più grande, e che ogni scelta è un filo aggiunto al tessuto del destino.
Il mito di Aracne enfatizza invece il tema della presunzione umana e della necessità di rispettare limiti e gerarchie. Aracne viene infatti trasformata in Ragno come punizione per aver osato sfidare Atena nella tessitura, mostrando superbia.
Analogamente, nella mitologia egizia, la dea Neith è spesso rappresentata mentre tesse in una tela, simbolo dell’universo. La sua connessione con la tessitura è infatti cosmologica: il telaio di Neith è lo strumento con cui vengono intessuti gli eventi del cosmo, e il suo lavoro di tessitrice riflette la continua rigenerazione della vita un eterno ciclo di morte e rinascita.
La simbologia popolare del Ragno
La ragnatela, con la sua struttura intricata e spesso ricoperta di polvere, è diventata un potente simbolo di abbandono e dimenticanza. L’associazione tra le ragnatele e luoghi desolati è un topos radicato già nella letteratura classica: un chiaro esempio è Apuleio, che nelle sue “Metamorfosi” utilizza l’immagine delle ragnatele per descrivere la bocca del protagonista Lucio, non usata per mangiare e quindi tanto trascurata da sembrare coperta di ragnatele.
In modo analogo, espressioni idiomatiche come “non cavare un Ragno dal buco” riflettono il carattere sfuggente e quasi invisibile di questo aracnide e della sua dimora. Il detto popolare si riferisce al non riuscire a ottenere risultati nonostante ripetuti tentativi. Sia la metafora letteraria che il detto popolare sottolineano una percezione comune dei ragni e delle loro tele come animali totem: simboli di ciò che è trascurato, nascosto e difficile da affrontare o comprendere.
Il Ragno: simbologia tra fumetti e cinema
Nel fumetto, il personaggio di Spider-Man, creato da Stan Lee e Steve Ditko e apparso per la prima volta nel 1962, ha incarnato una delle più straordinarie metafore della creatura aracnoidea. Nel tempo, Spider-Man è diventato un’icona globale comparendo in numerosissimi film, cartoni animati e serie tv, rappresentando – oltre alle lotte contro i criminali – gli struggimenti interni di un giovane uomo che cerca il suo posto nel mondo.
Al cinema, i ragni hanno trovato una delle loro rappresentazioni più inquietanti in “Aracnofobia” (1990): il film, diretto da Frank Marshall, racconta la storia di una piccola città americana invasa da un’inaspettata e letale specie di ragni, importati accidentalmente dall’Amazzonia. L’aracnofobia, la paura dei ragni, diventa così l’elemento centrale intorno a cui ruota questa narrazione di suspense e terrore.
Convivenza e rispetto: come gestire i Ragni in casa
La presenza di Ragni in casa può essere vista sotto diversi aspetti, non tutti necessariamente negativi. Nonostante alcuni possano sentirsi a disagio per la loro presenza, è importante ricordare che questi aracnidi svolgono un ruolo ecologico importantissimo, limitando il proliferare di insetti.
Se si trova un Ragno dentro casa e si desidera rimuoverlo senza fargli del male, si può delicatamente incoraggiarlo a salire su un foglio di carta o in un contenitore per poi rilasciarlo all’esterno. Se la loro presenza diventa eccessiva – o se si desidera semplicemente tenerli a distanza dai propri spazi abitativi – esistono diversi rimedi naturali, come mantenere la casa pulita, sigillare fessure o aperture, e utilizzare repellenti naturali come oli essenziali di menta piperita e lavanda.
Le soluzioni Zig Zag
Se si desidera tenere la casa libera dalle ragnatele, possiamo utilizzare un insetticida per Ragni appositamente sviluppato. MagnaTela infatti agisce preventivamente, rendendo l’ambiente revulsivo alla presenza dei ragni. Ricordiamo che se si reputa necessario utilizzare qualsiasi insetticida è essenziale seguire in maniera scrupolosa le istruzioni indicate sulla confezione.
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